L'Aperitivo al Terminal Lounge by Charles Flamminio, il bartender Picasso dei cocktail


Succede così che in una delle mie invettive su Facebook in tema aperitivo volte a sensibilizzare l'opinione comune sul tema cibo -oramai mi sento investita di questo ruolo da quando mi arrivano 20 mail/messaggi al giorno per chiedermi dove andare a mangiare o fare aperitivo- Federica, mia compagna delle elementari mi scrive "Devi andare assolutamente a provare questo posto, fanno i cocktail con i fiori".
Avevo appena finito di insultare chi proponeva cocktail con gli orsetti gommosi che tanto vanno di moda a Rimini, e l'idea di cocktail con i fiori non è nelle mie corde, diciamo che mi suscita più sottobosco cimiteriale che stupore e meraviglia.

Ma le prometto di andarci, in fondo in foto sono carini, cool, e finirò per Instagrammarmici come tutti i pirla.

Così con il bocia domenica dopo essere stati a una conferenza prendiamo il motorino e ci avventuriamo a Miramare, sul lungomare che collega Rimini a Riccione e cerchiamo l'Hotel Terminal.
E questo è uno di quei post che vorrei scrivere da un po', o meglio, una riflessione.
Un sacco di hotel a Rimini ma immagino ovunque in Italia si stanno internazionalizzando e aprendo le loro sale da pranzo o bar interni agli esterni. Sempre meno persone -e mi viene da pensare che noi giovani andremo sempre verso di più questa soluzione- sceglie la pensione completa ma nemmeno la mezza pensione e le cucine sono costrette nel peggiore dei casi a chiudere. Forse quel tipo di viaggiare è adatto a famiglie con bambini, ma nemmeno più. Se si tratta di coppie giovani vogliamo esplorare, sentire sapori tipici da ristoranti e osterie che abbiamo pianificato ancor prima di partire.
Poi se siete esauriti come me potreste addirittura arrivare a scegliere mete turistiche per la cucina e i locali del posto.
Ma questa è un'altra storia.



Ho scoperto Charles Flamminio e la sua aurea di magia così, per puro caso, per poi scoprire che in realtà era sconosciuto solamente a me -ma si sa, sono stata assente da questi lidi per un bel pezzetto.
E' il bartender della riviera per eccellenza, e dopo aver militato al Grand Hotel di Rimini per dieci anni con Barman ora prepara i suoi meravigliosi e fantasiosi cocktail al Terminal Lounge, il bar sottostante all'Hotel Terminal. 
Con tutto il mio essere molesta e inopportuna gli ho chiesto di prepararci quello che desiderasse, che si sa, a certi artisti è meglio lasciare carta bianca, e un po' i tavoli a fianco con lo spritz e il mojito semplice mi intristivano. 
Vederlo preparare i cocktail dalla parte opposta del bancone è come immaginarsi di andare a fare spesa al colorificio con Picasso. 

E' circondato da piantine di aromi di ogni genere, dal basilico al rosmarino al sedano alla frutta, e si muove con agilità fra le milioni di bottiglie bottigliette boccettine di riduzioni che lui stesso ha preparato.
Sembra un alchimista quando aggiunge centellinando le gocce di hibiscus o spruzza gli aromi -rigorosamente naturali e floreali dentro al bicchiere, e la pozione magica prende forma.

E' umile, di quell'umiltà che si percepisce dal suo modo di essere, dall'aver studiato e aver cognizione di causa in quello che ti spiega senza porsi al di sopra degli altri, e anche dal non criticare nessuno dei suoi colleghi. 
Non l'ho sentito dire una sola parola storta sugli altri locali, fa il suo lavoro e sa di farlo bene.

I nostri cocktail erano pestati con base di vodka e aromi alla violetta e rosa, veramente eccezionali da prenderne un altro. Cosa che io ho fatto :)

La cosa stupenda è che Charles si può anche richiedere per delle serate, in un locale o in feste private, e il prezzo è veramente minimo, quasi ridicolo per la sua esperienza e bravura.
Se capitate al Terminal Lounge, consiglio spassionato, lasciate carta bianca.

Hotel Terminal,
Viale Regina Margherita 100, Rimini

Commenti

Ivana Monaco ha detto…
love me (bar)tender, love me too...
lo so, sono una sema, ma non ho resistito :)

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